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Ministero della Giustizia: “Incoraggianti i dati sulla mediazione civile nel 2015”

Il Ministero della Giustizia ha pubblicato il rapporto statistico 2015 della Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa, relativo alla mediazione civile, nel quale si evidenziano i risultati che la mediazione sta avendo nel nostro Paese. Il trend positivo del 2014 viene confermato anche nel 2015, i dati riportano un aumento dei procedimenti, che sono passati dai 295.010 del 2014 ai 300.455 dell’anno scorso. L’aumento della mediazione ha portato, tra il 2013 e il 2015, ad un calo dell’8% dei procedimenti iscritti presso i Tribunali.

Le materie. Sono diverse le materie a cui è applicabile la mediazione e tutte prese in esame dalla direzione statistica. L’ambito che continua a fare la parte del leone tra i procedimenti mediatori è il settore dei contratti bancari, che occupa più del 23% della torta della mediazione, seguito, ma con molto distacco, dalla mediazione sui diritti reali (13,7%) e infine da quella relativa alla locazione (12%) che è salita dello 0,4% rispetto al 2014.

AccordoEsito delle mediazioni. Le prime crepe del sistema incominciano a riscontrarsi nella parte riservata all’esito delle mediazioni. La direzione generale di statistica evidenzia la necessità di fare ulteriori passi avanti nella mediazione civile. Infatti, le mediazioni in cui l’aderente non compare rappresentano il 52,7% del totale, ma anche quando l’aderente compare (44,9%) non sempre è possibile pervenire ad un esito, poiché nel 77% dei casi non si raggiunge un accordo. Da evidenziare il fatto che se dall’analisi si escludono le mediazioni in cui gli aderenti hanno partecipato solo al primo incontro conoscitivo, il tasso di successo sale dal 23% al 43,5%. Il trend delle mediazioni che hanno avuto esito positivo si dimostra in linea e stabile con i dati dei trimestri 2014. È possibile notare che la percentuale maggiore di comparizione dell’aderente risulta essere per le mediazioni riguardanti le successioni ereditarie, che si attesta intorno al 65%, seguita dai procedimento relativi alle divisioni (60,2%), ai patti di famiglia (56,5%) e ai diritti reali (55%). Invece, il tasso più basso della comparizione dell’aderente appare essere per le mediazioni sui contratti assicurativi, che si attestano intorno al 14,6% del totale. Per quanto riguarda i numeri degli esiti per materia delle mediazioni in cui l’aderente compare, solo il risarcimento danni da circolazione di veicoli e natanti riesce ad attestarsi al 54%, mentre le altre materie faticano a raggiungere la soglia del 30% (diritti reali 36%, comodato 31%, divisione 28%, locazione 28%, condominio 25%).

Definizione delle mediazioni. Notizie positive arrivano dalle mediazioni definite dal giudice, che passano dalle 7.699 del 2014 alle 18.062 del 2015, in percentuali si è registrato un rialzo positivo del 4,1% del numero dei procedimenti mediatori, mentre appare in leggera flessione, ma sempre superiore ai 15.000 procedimenti definiti, la mediazione volontaria. Il totale dei procedimenti mediatori definiti risulta essere pari a 185.745. La distribuzione geografica delle mediazioni è sostanzialmente stabile nella serie storica, sottolinea il Ministero della Giustizia, con una maggiore propensione all’utilizzo di tale strumento da parte delle regioni di nord – ovest.

Valore della lite. Le mediazioni che hanno maggiore percentuale di risoluzione sono quelle riguardanti somme tra i 1.000 e i 5.000 euro (34%), mentre quelle con minore successo sono relative a somme superiori a 500.000 euro, che si aggirano intorno al 10%.

Assistenza legale. Per quanto concerne il tasso di assistenza legale nella mediazione volontaria solo il 48% richiede l’assistenza di un avvocato, che scende a 17% se si considerano solo i procedimenti in cui gli aderenti compaiono, dunque è possibile notare che i procedimenti mediatori volontari rimangono sempre in mano a soggetti poco esperti.

Durata delle procedure. Infine, il Ministro pone l’attenzione sulla durata delle procedure di mediazione rispetto ai tempi della giustizia ordinaria. Su questo punto, la mediazione non lascia scampo ai Tribunali, nonostante dal 2012 i tempi della mediazione si siano allungati di oltre 30 giorni. La mediazione mediamente occupa appena 103 giorni, il dato viene calcolato solo su quelle procedure in cui l’aderente compare e si giunge ad un accordo, mentre il contenzioso in Tribunale va ad occupare ben 902 giorni.
L’insieme di tutti questi dati è il segno che il percorso tracciato in questi anni va nella direzione corretta, anche se risulta necessario porre delle correzioni al sistema della mediazione al fine di renderlo più efficiente ed efficace.